“In un tempo in cui vengono a ridefinirsi le priorità, scandite da un’ingerenza merceologica, il lavoro di ricerca nell’arte e dell’arte assume un valore aggiunto che non esiteremmo a definire indispensabile. Gli artisti coinvolti nell’esperienza di Eccipiente hanno un sottile comune denominatore che li accomuna, quasi per proprietà transitiva; indagano i linguaggi contemporanei con disincanto ed ironia che sfocia sovente nel ludico, non un ludico autoreferenziale bensì consapevole, svolto con estrema serietà e dedizione. I linguaggi indagati sono eterogenei e propongono una riflessione sul rapporto che le tecnologie stanno suggerendo, o sarebbe più opportuno dire imponendo.”
Prof. Adriano Pricoco
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